Purtroppo c'è ancora molta confusione sull'argomento

Sconto in fattura: facciamo chiarezza

Molti clienti ci contattano chiedendo ancora lo sconto in fattura. Con questo articolo vorremmo fare un po' di chiarezza sull'argomento.

LO SCONTO IN FATTURA E' STATO ABOLITO
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 85 dell'11.04.2023, la Legge dell'11 aprile 2023 n. 38 di conversione del DL del 16 febbraio 2023 n. 11, che pone fine allo sconto in fattura e alla cessione dei crediti edilizi, recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, in vigore dal 12 aprile 2023.

Lo sconto in fattura è stato quindi abolito per Decreto Legge e insieme a questo è stato abolita la cessione del credito.

Sono rimaste attive invece le agevolazioni fiscali legate al Bonus Casa (50%),  al Risparmio Energetico (65%) e al Conto Termico 2.0.

Perchè viene ancora proposto lo sconto in fattura?

Molte aziende propongono ancora lo "sconto in fattura": è evidente che non si tratta della formula che siamo stati abituati ad utilizzare negli ultimi 2 anni. Si tratta semplicemente di un modo di dire.

E' quindi necessario fare chiarezza sulle formule che vengono attualmente usate per ridurre al cliente il prezzo di acquisto.

Conto Termico 2.0

Una delle agevolazioni in essere è il Conto Termico 2.0. Questa forma, possibile in molti casi, ma non tutti, ha dei requisiti piuttosto stringenti.

E' una formula che dipende dell'intervento da effettuare e valutabile solo sulla base dello stesso e consente al cliente di ottenere un rimborso dall'ENEA. E' una agevolazione fortemente rivolta al risparmio energetico e dai controlli molto severi sia prima che dopo l'installazione.

Alcune aziende offrono la possibilità di cedere questo importo all'azienda venditrice scontandolo anticipatamente dalla fattura. E' una operazione onerosa, che richiede molta attenzione e molta documentazione affinché vada a buon fine ed ovviamente impatta sul prezzo finale del prodotto.

Quanto impatta sul prezzo è ovviamente dipendente dalle aziende e al momento non stimabile.

Pagamento rateale del 65%

E' una formula molto diffusa ed utilizza un meccanismo un pochino più complicato.

L'offerta è semplice:
AL CLIENTE VIENE OFFERTO DI PAGARE SOLO IN 35%, PAGANDO IL RIMANENTE IMPORTO IN 120 RATE, SEGUENDO COSI' I TEMPI DEL RIMBORSO DELL'AGEVOLAZIONE FISCALE.

In realtà si tratta di finanziare in maniera onerosa il 65% attraverso un prestito sottoscritto con una finanziaria. Ma quanto costa questo prestito?

Facciamo un caso pratico.

Vi propongono la sostituzione della caldaia a 4.000,00€  con la suddetta formula.

L'anticipo a voi richiesto è pari a 1.400,00€.

La rimanente parte di 2.600,00€ la pagate in 120 rate da 21.67€ ciascuna. Apparentemente a tasso zero.

In realtà l'erogazione di 2.600,00€ con quello schema prevede un TAN 0% e un TAEG 3.02%, che ovviamente è senza interessi, ma non certo a tasso zero!

Conti alla mano, nel prezzo della caldaia vi vengono addebitati circa 896,00€ in più!

O meglio, se la aveste acquistata senza questa formula, la avreste pagata 3.104,00€.

In conclusione

In conclusione, come recita un vecchio adagio, "nessuno regala nulla".

Qualunque agevolazione ha un costo. Ma a volte fare un piccolo passo un più e puntare al risparmio è molto più conveniente, sia nel breve che nel lungo termine.

Per questo Impianti Padova propone le proprie installazione in 12 rate a tasso zero, con VERO TAN 0% E TAEG 0%.

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